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Piano ambiente 2005.

Ricostituire le FORESTE, salvaguardare la BIODIVERSITA’ e creare uno sviluppo sostenibile della Sardegna


AMBIENTE “chiave dello sviluppo”

La Sardegna: un "isola nel Grande Verde".

"Il bosco è essenziale per rendere vivibile il presente e possibile il futuro" (Ciancio O., 2003)

Il bosco a sughere rimette sul mercato le aziende agro-pastorali sarde, perché ne assicura e raddoppia il reddito.

Reg. 2080/92 - Sardegna: Sugherete: Imboschimenti 3755 ha, miglioramenti 1825 ha;                    

Spagna + Portogallo: Imboschimenti 120.000 ha

I^

In una Regione ci sono da preservare un certo numero di biotopi che si esemplificano di seguito:
 

A - Biodiversità
1.- Riserve di antiche foreste (Old-growth forest reserves):
intoccabili - Fondi UE

2.- Endemismi all'interno dei territori gestiti dall'Ente Unico delle Foreste    
intoccabili  - Fondi   UE

3.- Endemismi all'interno dei Boschi Privati:
intoccabili  - Fondi   UE

4.- Resti di antichi ecosistemi vegetali
intoccabili  - Fondi UE

5. – Rive dei fiumi, dei torrenti
“Intoccabili” - Fondi UE

B  - Selvicoltura Naturalistica - Bosco autoctono

Tutta la parte del territorio restante ha da venire immessa nel ciclo produttivo secondo i criteri del bosco sostenibile e sottoposta a una gestione attiva [forest active management = fam] per raggiungere questo obiettivo.
 
1- Foreste aiutate dal management (fam) per divenire foreste "quasi" pure delle diverse specie di piante di alto fusto presenti in Sardegna; da usarsi come laboratori in pien'aria. Potrebbero farne parte: (Q. coccifera L., Q.ilex L., Q. suber L.,  Q. virgiliana (Ten.) Ten*., Q. pubescens Willd., Q. congesta Presl*.,.).

2.-

Foreste a Quercus suber L. (Silvicoltura a sughera)

Foreste (fam) a copertura 3830 m²/ha compatibili con l'allevamento ovino

Foreste (fam)  a copertura 5800 m²/ha compatibili con l'allevamento ovino

Foreste (fam) a copertura 10 000 m²/ha “compatibili” con l'allevamento ovino  programmato

Foreste (fam) a copertura 10 000 m²/ha con allevamento in stalla

Foreste (fam) a copertura 10 000 m²/ha senza allevamento

………

C     Campi coltivati - arboricoltura da legno (specie auto/alloctone)

II^

1.- Ri-programmare il territorio della Sardegna con boschi a sughera

1.1.- Misura 9a (Boschi a Quercia da sughero)
E' una Misura di Servizio per le misure 1.1, 1.2, 1.3, 1.4, 4.4, 4.6, 4.7, 4.9, 4.12, 4.15, 4.16, 4.17, 4.18 del P.O.R. Sardegna
 

1.2. - Tre tipi di boschi a sughera
[-   Boschi a sughera per la produzione di sughero (piano sughericolo regionale/nazionale)

-Boschi a sughera contro la desertificazione e loro impiego anche nei 7 bacini imbriferi per  incrementare la captazione dell'acqua piovana e soddisfare le riserve idriche dell'Isola


- Boschi a sughera contro l'effetto serra (sink del CO 2)]

1.3.- Regolamento della legge (regionale) sulla sughera del 9 febbraio 1994, n.4 -Disciplina e provvidenze a favore della sughericoltura e modifica della L.R. 9 giugno 1989, n.37, concernente "Disciplina e provvidenze a favore della sughericoltura e dell'industria sughericola".(dopo 11 anni)

1.4.- Nuova legge forestale regionale (sec. D.L..nazionale   n. 227/2001) Legge forestale della Regione Molise del 19 gennaio 2000, n.6 (Disciplina generale delle foreste della Regione - Valorizzazione economica - Tutela ambientale)

1.5 - Legge regionale dei ”5” tipi di aziende agricole che gestiscono il territorio con la quale si spostano gradualmente le indennità dal bestiame alla copertura arborea:

a.- Azienda che non cura il bosco
b.- Azienda che cura il bosco con proiezione delle chiome di 3830 m²/ha (De Mexia)
c.- Azienda che cura il bosco con proiezione delle chiome di 5800 m²/ha (Natividade)                                     d. - Azienda che cura il bosco con proiezione delle chiome di    10 000 m²/ha (Lamay)
e. - Azienda che cura il bosco con proiezione delle chiome di    10 000 m²/ha (Lamay) e con bestiame vaccino in stalla   f. - AZIENDA SILVICOLA (o FORESTALE), sec. DL. nazionale   n. 227/2001)


La percentuale degli allevatori sardi che ha oltre 65 anni si avvicina al 50%; se così è, la politica seguita finora non ha funzionato anche perché non ha favorito anzi ha mancato il ricambio

 
III^

2 - Realizzazione dei Parchi Regionali
* 10 Parchi(*) subito da 20.000 ha l’uno in media (localizzati nelle terre del Popolo Sardo, ex-Azienda Foreste Demaniali, ora Ente Unico delle Foreste che gestisce una superficie di 270.000 ha ) per provvedere alla conservazione per noi e per le Generazioni Future dei Corredi Genetici degli esseri viventi presenti in Sardegna, associata alla messa a punto di strategie nuove o che già esistono, piani o programmi di azione per la conservazione della biodiversità, un uso sostenibile delle risorse biologiche e attività economiche legate a un progetto di sviluppo socio-economico-ambientale sostenibile.                                                                                                 (*) I 10 Parchi "si reggono" anche con la rendita dei sink di carbonio e la vendita del sughero (B. normali a sughere), legname, cippato, ecc. da  utilizzaare anche  x corrispondere un affitto a comuni e singoli conferenti.

IV^

3 - COSTE:  SUGHERETE al posto di pinete e di eucalipteti

Chiunque può constatare che la sughera può vivere a 1, 2, 3 metri sul mare lungo la strada  da Olbia a Budoni.. . Distanza dal mare solo pochi metri in varie località lungo il litorale orientale, settentrionale e occidentale (SANNA A., 1946)- Lettiera adatta alla reg. mediterranea è quella i cui costituenti utili alla vita di una pianta si rimettono in circolo in tempi che consentono di creare situazioni edafiche favorevoli alla conservazione e diffusione di quella pianta in quei territori. Ciò fanno egregiamente le piante autoctone.- Biodiversità [“autoctona” con piante autoctone]

4  - ALBERATURE STRADALI a QUERCE (Sughere)

Piano delle alberature delle strade della Sardegna con essenze autoctone da realizzare nel tempo. Perché le alberature stradali ? Perché esse sono il biglietto da visita della nostra Terra e, oltre ad abbassare l'inquinamento da traffico sia chimico che da rumore abbattendo le polveri e i fumi generati, riducono la distanza a cui arrivano gli inquinanti, costituiscono l'arredo della strada, rendono attraenti i luoghi di sosta anche nella Sardegna assolata e, nel Campidano, sarebbero utili frangivento, che se costituiti da sughere, danno un reddito, e aiutano a preservare la biodiversità...

Questo tipo di arredo con piante è molto diffuso nelle zone a grande vocazione turistica della Francia Mediterranea, Spagna mediterranea e Portogallo

5 – ALBERATURE INTERPODERALI e FRANGIVENTO nelle pianure, sostituendo le essenze alloctone finora utilizzate, che rendono i luoghi anonimi e inospitali alle piante nostre perché creano sul suolo un feltro impermeabile e non degradabile, con quelle autoctone che ricreano condizioni adatte per la biodiversità

6-ZONE SOGGETTE a FRANE e SMOTTAMENTI

Per  prevenire e bloccare le frane e gli smottamenti bisogna creare una rete sotterranea di radici che trattenga il terreno. La Quercia da sughero ha un apparato radicale adatto

7- RIFORESTARE A SUGHERA I BACINI IMBRIFERI

Riforestare a sughera i bacini imbriferi sardi risolve il problema dell'approvvigionamento idrico. Si può programmare la superficie da forestare per sopperire alle necessità idriche della Comunità sarda nel tempo

1.- Sub-bacino Sulcis,

2.- Tirso,

3.- Temo-Mannu di Porto Torres-Coghinas,

4.- Liscia,

5.- Posada-Cedrino,

6.- Sud Orientale,

7.- Flumendosa-Campidani-Cixerri],
 
Benefici della forestazione a sughera

Aumento dell'acqua invasata e erogata

Contenimento del’interramento delle dighe

Riduzione delle micro-alghe nelle acque dell’invaso

Diminuzione e/o contenimento delle piene

Aumento dell'umidità dell'aria

Crediti per i nuovi boschi trasformati in carbon sink (di CO2 )

Incremento del turismo (Scale di monta per le trote sugli sbarramenti)

Protezione dei versanti

Salvaguardia della biodiversità
Rendita dai boschi a sughera

Con il bosco di copertura a sughera si pongono le basi perché la Sardegna si avvii a diventare anche una potenza sughericola, risolvendo una emergenza sociale (la carenza idrica) col ricavarne grandi profitti economici e grandi benefici ecologico-ambientali.

8  - INCENDI

Incendi naturali o spontanei sono la causa di solo l’1-2 % degli incendi in Sardegna.

- Secondo il metodo di sostituzione retrospettiva, ad un ettaro di pineta (bruciata) di Castelfusano con un tasso di sconto del 4% e un tempo di ripristino di 60 anni, è possibile assegnare un valore di 210 milioni di lire [100.000 euro]. I costi di ricostruzione dell’ettaro (preparazione del terreno, acquisto delle piante e piantagione, cure colturali successive) possono variare da 5-7 milioni [2,5 – 3,5 mila euro] ad ha fino a 20-25 milioni [10 –12,5 mila euro] ad ha. Ma una piantagione richiede da diversi decenni (pineta) a qualche secolo (querce) perché possano riavviarsi i servizi e le funzioni ambientali svolte (produzione legnosa, biodiversità, paesaggismo, protezione, controllo dell’erosione…). Così per la stima del valore di un bosco distrutto da un incendio o danneggiato dai fumi di un industria, ecc, ai costi sostenuti per il ripristino è necessario aggiungere gli interessi maturati nei decenni (o secoli), riportati al presente, cioè “attualizzati”  (Ciccarese R., Damiani G, 2000). Naturalmente 1 ha di sughereta vale molto di più !

- Approvare una Legge regionale di adeguamento dell’ordinamento regionale e/o Regolamento della legge 21 novembre 2000, n. 353 - Legge-quadro in materia di incendi boschivi e successive.

FONDI: dalla legge n. 353 (precedenti e successive) e spostamento delle sovvenzioni dal bestiame alla copertura arborea .  

- Predisporre opere strategiche sul territorio per il contenimento degli incendi.

9 - DESERTIFICAZIONE                     

L’incombente dissesto ecologico comincia dai disboscamenti, dagli incendi, dal sovrapascolamento, dalle sostituzioni di coltura e di specie e, quindi, da tutte quelle attività umane che alterano gli equilibri dei sistemi naturali, i soli al mondo capaci di produrre nel tempo e nello spazio sostanze per l’alimentazione, humus, aria pulita, acqua pulita e contenere e vincere l’inquinamento e la desertificazione conservandoci un ambiente vivibile. Fra le specie che sono chiamate al compito della ricostituzione, vi è la Quercus suber L.; pianta che popolava la Sardegna da un capo all’altro, che smorzava sia le morfologie aspre dei graniti galluresi come le piatte distese calcare della Nurra, presente in ogni plaga e in ogni sito, su trachiti, basalti e scisti fino al suo limite vegetazionale di 850-900 m.s.l. in rigogliosi boschi misti a leccio e roverella (Sanna A., 1946).Turismo

Secondo lo scenario fornito dal Blue Plan (AEA_UE), il numero di turisti sulle coste del Mediterraneo aumenterà dai 135 milioni del 1990 a 235-353 milioni nel 2025.

Preservare l'ambiente è la chiave per conservare e incrementare il turismo

Con l'Europa unita, un'isola immersa nel Mediterraneo, ricostituita nelle sue foreste e salvaguardata nella sua biodiversità, sarebbe un'attrazione turistica irresistibile e continua nel tempo

10 – Turismo

Secondo lo scenario fornito dal Blue Plan (AEA_UE), il numero di turisti sulle coste del Mediterraneo aumenterà dai 135 milioni del 1990 a 235-353 milioni nel 2025.

Preservare l'ambiente è la chiave per conservare e incrementare il turismo

Con l'Europa unita, un'isola immersa nel Mediterraneo, ricostituita nelle sue foreste e salvaguardata nella sua biodiversità, sarebbe un'attrazione turistica irresistibile e continua nel tempo

11 - Occupazione

Settore ovi-caprino (occupazione odierna) aziende unità lavorative 20.000 15.000*
Settore sughericolo  (occupazione presunta)50.000/37.500 (di 30/40 ha/l'una) 50.000/37.500**

+ personale per la lavorazione del sughero

+ personale per la manutenzione delle sugherete  (“svestizione”,  potatura,…)

+ personale specializzato per la decortica e la demaschiatura (a contributo)

+ personale per l’indotto del sughero

+ personale per le nuove piantagioni (messa a dimora, …)

+ personale per i Parchi

+ ...

(*) Piano di sviluppo rurale 2000-2006  dell'Assessorato Agricoltura della Sardegna                                                           

(**) Imprenditoria Giovanile:

- corsi sulla sughera

- legge forestale regionale (sughera preminente)

- indennità per ettaro boscato che cresce al crescere della copertura arborea

12- Ente Unico delle Foreste

Ente di transizione da riorganizzare per agevolare il conferimento delle sue aree ai Parchi regionali e intanto renderlo produttivo con alcune innovazioni, tipo agenzia per la vendita del cippato e del legno, unificazione del trattamento dei boschi a sughere, …

•Interreg transfrontaliero del sughero: Mar Ligure, Mar Tirreno, Canale di Sicilia, Mar Ionio, Canale d’Otranto Mar di Sardegna e Mare di Alboran - Sardegna capofila e know how source della forestazione a Quercus suber L. (forestazione sostenibile nel bacino del Mediterraneo) verso l’Italia e il nord Africa.

FONDI

1- P.O.R. Sardegna (modifica);

2 - CIPE: Delibera 19 dicembre 2002: Gas serra (*);

3 - Legge sugli incendi;                                                                                               

4 - Bilancio Regionale;                                                                                                 

5.- UE                                                                                                                  

6 - Contributi di privati, …

(*)PIANO NAZIONALE PER LA RIDUZIONE DELLE EMISSIONI DI GAS RESPONSABILI DELL’EFFETTO SERRA: 2003-2010        

2003: euro 526 milioni solo forestazione (49)
2004: euro 146 milioni forestazione nazionale (49)

"In base alle informazioni che ci perverranno dalle Regioni e dalle Autorità di Bacino, sarà possibile, in sede di preparazione del Piano Operativo per il triennio 2004-2006, indica dettaglio i diversi valori di assorbimento in base alla localizzazione, alla struttura e alla tipologia di impianto forestale che si realizzerà." (25)
Attenzione
1. - Sono le Regioni  (x 40.000 ha) e le Autorità di Bacino (x 60.000 ha) gli attori anche presso Minambiente, attori che oltre alla localizzazione, indicano la struttura e la tipologia di impianto forestale da realizzare a casa loro.
Il protocollo prevede, inoltre, la possibilità del commercio delle emissioni tra paesi industrializzati (Emission Trading).   
Anche le iniziative di forestazione concorrono al raggiungimento degli obiettivi grazie alla capacità di assorbimento di CO2 delle foreste.
L’Italia ha provveduto con la legge 120/2002 del 1° giugno 2002 a tale ratifica nazionale (5)

Appendice 1

La produzione dei diversi tipi di bosco a sughera

Infatti si  può creare e gestire un bosco a Quercia da sughero a copertura arborea diversificata (con numeri diversi di piante per unità di superficie) a seconda delle esigenze, come per es.,:

- A) Il bosco normale a Quercia da sughero con copertura di 3830 m²/ha (De Mexia) produce 15 q di sughero/ha [Cd=2] e da un reddito/ha ogni 10 anni di 15 x 250 E [ 500.000 £]** = 3750 E [7,5 milioni £.]//ha  che corrisponde a un reddito prudenziale di 375 E [750.000 £]. + legname (ripresa) per 3 m³/ha/anno, che da un reddito/ha ogni anno di 3 x 50 E [£. 100.000]* che corrisponde a un reddito prudenziale di 150 E [300.000 £]. Tot. 525 euro

- B) - Il bosco normale a Quercia da sughero con copertura di 5800 m²/ha (Natividade) produce  25 q di sughero/ha [Cd=2] e da un reddito/ha ogni 10 anni di 25 x 250 E** [500.000 £] = 6.250 E.[ 12,5 milioni £]/ha che corrisponde a un reddito annuo prudenziale di  625 E [ 1.250.000 £]. + legname (ripresa) per 4 m³/ha/anno, che da un reddito/ha ogni anno di 4 x  50 E [100.000 £]* che corrisponde a un reddito prudenziale di 200 E [400.000 £]. Tot. 825 euro

C) Il bosco normale a Quercia da sughero con copertura di 10.000 m²/ha (Lamay) produce 40 q di sughero/ha [Cd=2] e da un reddito/ha ogni 10 anni di 40 x  250 E [500.000 £]** =  10.000 E. [20 milioni £]./ha che  corrisponde ad un reddito annuo  prudenziale di 1.000 E. [2.000.000 £] + legname (ripresa) per 6 m³/ha/anno, che da un reddito/ha ogni anno di 6 x 50 E* [100.000 £] che corrisponde a un reddito prudenziale di 300 E [600.000 £]. Tot. 1300 euro

(*) Il prezzo del legname di quercia oscilla da  50 E [£. 100.000] a oltre  100 E [200.000 £]./metro cubo (**) Il prezzo del sughero femmina oscilla da  150 E [£. 300.000] a oltre  500 E [1 milione di £.]/quintale

Nota

1-2 pecore a pascolo brado necessitano per tutto l’anno di 1 ha

2 pecore/ha producono 500 – 800 E [1 milione -1 milione e 500000 mila £]/anno

[* 1,5 litri/180 gg/1500 lire = lire 405.000/pecora + lire 100.000/agnello =505.000*2=522 euro/ha

** 2 litri/180 gg/1500 lire = lire 540.000/pecora+ lire 100.000/agnello = 640.000*2=661 euro/ha

*** 2,5 litri/180 gg/1500 lire = lire 675.000/pecora+ lire 100.000/agnello =775.000*2=800 euro/ha]

Nei boschi tipo De Mexia e Natividade il reddito del bosco a sughera, se convenientemente protetto, si sommerebbe a quello attuale della pecora e, come minimo, lo farebbe raddoppiare nel breve periodo. Nel bosco tipo Lamay il reddito del bosco di fatto supera di oltre 2 volte il reddito della pecora e il pascolo è programmato. In altre parole sarebbe possibile in Sardegna per un operatore della campagna, allevatore o no, quindi potrebbe essere anche un cittadino, avere un bosco con un reddito/ha superiore e indipendente dal pascolo. Se la Sardegna finora ha creduto che l'allevamento ovino fosse l'unica strada per un reddito (dalla campagna) di una certa consistenza e continuità; oggi questo non é più vero (e in Gallura lo sanno da molto tempo), perché un bosco a Quercia da sughero può dare redditi annui  superiori a quelli dell'allevamento.

Appendice 2
Nuova legge della gestione del territorio

Per cominciare a risanare la Sardegna e bloccare la desertificazione viene proposta una riorganizzazione del territorio secondo sette forme aziendali: azienda pastorale (a), azienda silvo-pastorale (b, c, d) e azienda forestale (e), le ultime quattro sono a diverso grado a sviluppo rurale sostenibile e a sviluppo forestale sostenibile, come indicato dal Reg. UE.1257/99.

a,- Azienda tradizionale che non cura il bosco

godrà solo di sovvenzioni UE per il bestiame

b,- Azienda che cura un bosco con proiezione delle chiome di 3830 m²/ha (De Mexia)

godrà di sovvenzioni UE per il bestiame + sovvenzioni UE per il bosco +  

sovvenzioni REGIONE  per il bosco pari al 38,3 %

c,- Azienda che cura un bosco con proiezione delle chiome di 5800 m²/ha (Natividade)

godrà di sovvenzioni UE per il bestiame + sovvenzioni UE per il bosco +  

sovvenzioni REGIONE  per il bosco pari al 58 %

d,- Azienda che cura un bosco con proiezione delle chiome di 10 000 m²/ha (Lamay) e con bestiame vaccino in stalla (stalle standard da 24 vacche)

godrà di sovvenzioni UE per il bestiame + sovvenzioni UE per il bosco + sovvenzioni REGIONE  per il bosco pari al 100 %

e,- AZIENDA FORESTALE:

1.- Azienda che cura un bosco con proiezione delle chiome di 3830 m²/ha (De Mexia)

godrà di sovvenzioni UE per il bosco + sovvenzioni REGIONE  per il bosco pari al 38,3 %

2.- Azienda che cura un bosco con proiezione delle chiome di 5800 m²/ha (Natividade)

godrà di sovvenzioni UE per il bosco + sovvenzioni REGIONE  per il bosco pari al 58 %

3.- b,- Azienda che cura un bosco con proiezione delle chiome di 10000 m²/ha (Lamay)

godrà di sovvenzioni UE per il bosco + sovvenzioni REGIONE  per il bosco pari al 100 %

Legge regionale concordata tra l’Assessorato dell'Agricoltura e l’Assessorato dell'Ambiente e coordinata (autorizzata) dall’UE che recepisca i sette tipi di azienda che in Sardegna gestiranno l’ambiente [Azienda pastorale (a), Aziende silvo-pastorali (b, c, d) e Azienda forestale (e)], prevede le diverse agevolazioni monetarie sui fondi del Regolamento 1257/99 per uno sviluppo rurale sostenibile e forestale sostenibile, fa il percorso per Bruxelles e, infine, viene approvata dall’Assemblea Regionale.

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