Direttore tecnico - scientifico del parco
- Categoria: Parco di Tepilora
- Scritto da: M.P
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La figura del Direttore Tecnico-Scientifico nello Statuto dei Parchi Regionali Sardi, delle Oasi, ecc. (proposta)
Nel disegno di legge che riguarda la “Istituzione del “Parco Naturale Regionale dell’Oasi di Tepilora”, proposto dalla Regione Sardegna, all’articolo 3 sono indicati come organi del Parco:
a) la Comunità del Parco, b) il Presidente, c) il Consiglio direttivo, d) il Collegio dei revisori dei conti.
Cosa fanno questi organi secondo la bozza di statuto che ci è stata consegnata ?
La Comunità del Parco:… c) approva… le linee guida per la redazione del Piano del Parco e del programma di sviluppo economico e sociale; d) adotta il Piano del Parco, il Programma di sviluppo economico e sociale, il Piano faunistico e degli habitat naturali,…
Il Presidente: …esercita le funzioni che gli sono delegate dal Consiglio direttivo e quelle non attribuite espressamente ad altri organi dalla presente legge o dallo statuto;
Il Consiglio direttivo provvede …b) alla predisposizione del Piano del Parco, del Piano faunistico e degli habitat naturali e del Programma di sviluppo economico e sociale; c) all’approvazione dei progetti di attuazione dei Piani di cui alla precedente lett.b)
Come è costituito il Consiglio direttivo ?
Secondo l’articolo 6.1 della proposta di statuto: Il Consiglio direttivo è composto, oltre che dal Presidente del Parco (nominato dal Presidente della Regione, d’intesa con la Comunità del Parco) da un componente designato dal Consiglio di Amministrazione dell’Ente Foreste della Sardegna tra i dirigenti o quadri dell’Ente e da due componenti designati dalla Comunità del Parco…scelti tra persone esterne che abbiano i requisiti per la nomina a consigliere comunale e una specifica competenza tecnica o amministrativa per studi compiuti, per funzioni svolte presso aziende pubbliche o private e per incarichi pubblici ricoperti.
All’articolo 8.2 dello statuto “Il Direttore del Parco è scelto tra persone in possesso del diploma di laurea specialistica e di comprovata professionalità ed esperienza, almeno quinquennale in funzioni dirigenziali presso organismi ed enti pubblici o privati o aziende pubbliche o private.
Cosa c’è che non va?
Manca la figura del Direttore Tecnico-Scientifico. C’è l’anomalia del Consiglio direttivo che fa i Piani e i Programmi e li approva (il Piano del Parco, il Piano faunistico e il Piano degli habitat naturali e il Programma di sviluppo economico e sociale). Ancora il direttore del Parco è “scelto”, non viene selezionato tramite concorso. La laurea specialistica non è specificata. La professionalità, l’esperienza e le funzioni dirigenziali richieste individuano la figura di un direttore amministrativo.
Cosa fare ?
Istituire la figura del Direttore Tecnico-Scientifico come quinto organo del Parco che studia e formula le proposte per la definizione degli obiettivi dei programmi da attuare
Infatti negli obiettivi fissati dal Congresso Mondiale dei Parchi Nazionali, tenutosi a Bali nel 1982, tra le altre cose si formula per la gestione di un parco la necessità di “a) - Promuovere l'istituzione e il riconoscimento della attività di gestione delle aree protette come una carriera professionale di importanza vitale per la società" ; b) - Sviluppare e rendere disponibili gli strumenti per l'analisi dei processi ecologici, i requisiti degli habitat e degli altri fattori responsabili della integrità delle aree protette, per mettere in grado i loro gestori e dirigenti di esaminare criticamente il contesto dell'area per la conservazione, e insieme di associare conservazione e sviluppo nelle aree adiacenti" (I.U.C.N., 1982)
I parchi devono diventare i laboratori di un nuovo modo di pensare e di operare sull’ambiente nell'interesse dell'umanità. (Palmas M., 1995)
Le due figure, quella di direttore tecnico-scientifico (figura nuova) e quella di direttore amministrativo, nella normativa regionale attuale sono unite in un'unica persona. Si ritiene che le figure debbano essere scisse (la gestione della vita in un parco è cosa ben diversa dalla gestione amministrativa) e che la selezione venga fatta per concorso regionale/nazionale
Ciò è indispensabile e ineludibile se si vuole che i Parchi Sardi sopravvivano alla loro istituzione e siano per le popolazioni fonte ed esempio di innovazione nella conduzione sostenibile del territorio.
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