Carenza d’acqua e Quercus suber L.
- Categoria: Proposte
- Scritto da: M.P
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Piano per la piantagione (o integrazione) di Quercia da sughero nei bacini imbriferi della Sardegna con fondi delle Province, del P.S.R. Sardegna, dello Stato (fondi gas serra), ecc
Considerato il tipo di ricerche sulla Quercia da sughero che è stato portato avanti da una decina d'anni presso l'Orto Botanico della Università di Cagliari, si ritiene che sia venuto il momento di proporre di infittire o piantare ex-novo le Querce sarde e in specie la Quercia da sughero (Q. suber L.) nei bacini imbriferi e attorno ai circa 100 invasi, per assicurare gli approvvigionamenti idrici sufficienti per l’agricoltura e gli usi civici, ora e in futuro, a cominciare dai sette bacini più importanti della Sardegna:
1.- Sub-bacino Sulcis,
2.- Tirso,
3.- Temo-Mannu di Porto Torres-Coghinas,
4.- Liscia,
5.- Posada-Cedrino,
6.- Sud Orientale,
7.- Flumendosa-Campidani-Cixerri
Infatti riforestare a sughera i bacini imbriferi sardi risolve, a nostro avviso, il problema dell'approvvigionamento idrico dell’Isola.
La lettiera adatta alla Regione Mediterranea è propria delle querce autoctone, in particolare della Quercia da sughero, la quale presenta, a parità di età con altre querce (10 anni) la maggiore copertura di suolo: 4000 mq/ha, copertura, dunque, del 40%, che aumenta al crescere dell’età del popolamento. Se cresce la copertura aumenta in proporzione la quantità di lettiera e, poiché questa trattiene e veicola negli strati profondi del terreno l’acqua piovana, la quantità di precipitazioni trattenuta aumenterà col tempo abbassando i picchi di piena e accrescendo l’approvvigionamento della diga a valle in maniera sensibilmente maggiore rispetto alla situazione attuale.
Poiché la copertura arborea in un giovane bosco a sughere, dopo 10 anni, è del 40 %, se ammettiamo, come risulta dalla letteratura, che lo "annual hydrological budget for the catchments” (la quantità di acqua dei bacini imbriferi) sia costituito per il “70% da stream flow (flusso superficiale) and 30% sia soggetto ad evapotraspirazione, allora dato che se cade una pioggia di 1 mm su un metro quadrato, la quantità d’acqua è di 1 litro
1 mm di pioggia su 1 ha ------> 10 000 litri
1 litro=1 dmc
1 mm di pioggia su 1 ha -----------> 10 000 dmc
1000 dmc = 1 mc
1 ha ----------> 10 mc
100 ha ---------------------> 1000 mc.
Siccome lo streamflow è il 70%, l’acqua di pioggia trattenuta da un bosco a copertura arborea del 40% (in una piantagione a sughera di 10 anni) risulta del 28%, per cui avremo
per ogni 100 ha------> 280 mc assorbiti dal terreno e a rilascio differito nel tempo
Se i mm di pioggia che cadono in media nel bacino sono 500 nell’arco dell’anno si ha: 280 mc x 500 = 140 000 mc/anno per ogni 100 ha di bacino imbrifero forestato a Quercia da sughero dopo 10 anni.
Quando la copertura arborea arriva al 100%, se i mm di pioggia che cadono in media nel bacino sono 500 nell’arco dell’anno (Campidano) si ha: 700 mc x 500 = 350 000 mc/anno per ogni 100 ha di bacino imbrifero a copertura totale a Quercia da sughero; se i mm di pioggia che cadono in media nel bacino sono 700 nell’arco dell’anno (Nuorese) si ha: 700 mc x 700 = 490 000 mc/anno per ogni 100 ha di bacino imbrifero a copertura totale a Quercia da sughero;
La ritenzione o regimazione comincia a manifestarsi già dai primi anni dopo l'impianto. E' una quantità di acqua che ogni anno, a parità di precipitazioni, aumenta perché col tempo aumenta la copertura e aumenta l’efficienza dei meccanismi di cattura della lettiera. Gli incrementi verranno indicati dagli apparati di registrazione della diga.
Una volta individuato il nostro fabbisogno di acqua, possiamo scegliere di forestare a sughera le superfici che ce lo possano assicurare.
Il bosco di copertura a sughera riteniamo che aiuti a risolvere alla radice il problema della desertificazione per la Sardegna e per le terre d’Europa che si affacciano sul bacino mediterraneo.
Il bosco di sughera ha, inoltre, risvolti economici impensati in quanto a produzione di sughero, se il bosco è assestato (la produzione di sughero a ettaro è > di 40q ogni10 anni , i prezzi correnti sono tra 150 e 500 € / q). Le grandi quantità di sughero prodotte da Portogallo e Spagna derivano da boschi artificiali: in particolare, il predominio portoghese a livello mondiale nel campo del sughero si fonda su boschi impiantati dall’uomo agli inizi del '900.
Le giovani querce potrebbero essere prodotte dall'Ente Unico delle Foreste della regione Sardegna a costi irrisori, zona per zona, con seme proveniente da piante madri selezionate in loco.
Naturalmente il sesto di impianto è quello di un bosco di querce.
Gli invasi dovranno essere circondati da zone di rispetto per una profondità di 20-30 metri che verranno riforestate a Quercia da sughero. Ciò ridurrà l’evapotraspirazione e attenuerà i disguidi lamentati nel PSR della Regione Sardegna:” Per gli invasi si segnalano, invece, valori preoccupanti: il 37% sono ipertrofici, il 43% eutrofici, quindi solo il restante 20% risultano qualitativamente sufficienti”.
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